Non è mai troppo tardi per entrare in una biblioteca e iniziare a divorare i libri, e l'estate è il periodo più adatto per farlo. In questo articolo ti proponiamo 15 titoli, classici e contemporanei, alla scoperta delle più interessanti teorie economiche e finanziarie.
- La ricchezza delle nazioni, Adam Smith (1776). Quest'opera è considerata da molti la Bibbia dell'economia moderna ed è bastata all'autore per essere riconosciuto come il padre di questa scienza. Nelle sue pagine, Smith getta le basi del liberalismo economico. Assicura che l'interesse personale è il motore propulsore di tutta l'attività, spiega in che modo la ricchezza di un paese sia generata dal lavoro e difende il sistema del libero mercato insieme alla rinomata teoria della "mano invisibile".
- Principi di economia politica e dell'imposta, David Ricardo (1817). Un altro grande esponente della scuola classica. Condividendo vari spunti del pensiero di Adam Smith, in questo libro Ricardo spiega, tra le altre cose, quali vantaggi possono ottenere le nazioni con il commercio internazionale.
- Il capitale, Karl Marx (1867). Sono già passati 150 anni dalla sua pubblicazione, eppure è innegabile come questo trattato abbia influito da allora sull'economia politica. Considerata l'opera essenziale di Marx, la sua lettura è effettivamente complessa: l'autore espone il metodo di produzione del sistema capitalista, analizzando concetti quali le merci, il denaro e il salario.
- Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, John M. Keynes (1936). Con quest'opera l'economista inglese rispondeva alla Grande Depressione del 1929, rivoluzionando il pensiero liberale classico stabilito. La teoria keynesiana cerca di smentire il principio secondo il quale gli Stati non dovrebbero intervenire nell’economia e ne difende invece lo stimolo da parte di questi ultimi in epoca di crisi. È stato scelto come il libro accademico con maggiore impatto nel Regno Unito.
- L'azione umana. Trattato di economia, Ludwig von Mises (1949). Nelle oltre mille pagine del libro, Mises condivide una visione particolarmente interessante: scarta la dimensione matematica e prevedibile dell'economia pianificata a favore di una concezione umana della stessa. Il trattato, brillante e imprescindibile per un economista, è sempre attuale.
- Storia dell'analisi economica, Joseph Alois Schumpeter (1954). Quest'opera (rimasta incompiuta) punta a spiegare l'evoluzione del pensiero economico a partire dall'Antica Grecia. La visione multidisciplinare di questo trattato lo ha reso uno dei libri fondamentali per coloro che desiderano conoscere in modo approfondito la storia dell'economia.
- La teoria economica da Smith a Keynes, Amiya Kumar Dasgupta (1999). Nell'arco di un secolo e mezzo, da Adam Smith a John Maynard Keynes, il pensiero economico ha proposto varie interpretazioni del sistema capitalistico. Con la lettura di Dasgupta, le teorie economiche ci appaiono non come momenti di un unico sentiero di sviluppo del pensiero economico, ma come teorie alternative, tutte attuali, alle quali ci si può di volta in volta rivolgere per interpretare i contesti economici che maggiormente assomigliano a quelli in cui ciascuna teoria è stata concepita.
- Freakonomics. Il calcolo dell'incalcolabile, Steven Levitt e Stephen J. Dubner (2005). Quando il giornalista del New York Times Stephen J. Dubner andò a intervistare Steven Levitt, si rese conto che non era un economista tradizionale. Invece di scrivere sui mercati di Borsa, in questo libro Levitt applica l'economia per spiegare, ad esempio, cosa hanno in comune i lottatori di sumo e i professori oppure perché la criminalità è diminuita negli anni Novanta. In altre parole, l'economia consente a Levitt di osservare il funzionamento delle cose nel mondo reale.
- L'economia dei poveri. (Capire la vera natura della povertà per combatterla), Abhijit V. Banerjee e Esther Duflo (2011). Perché un uomo in Marocco che non può permettersi di mangiare comprerebbe un televisore? Per rispondere a domande di questo genere, questi economisti MIT - Massachusetts Institute of Technology hanno deciso di liberarsi dalle credenze sulla povertà più radicate. Hanno svolto le loro ricerche nei paesi dei cinque continenti per comprendere i problemi specifici della vita economica dei poveri e trovare delle soluzioni.
- Ascesa e declino del denaro. Una Storia Finanziaria del Mondo, Niall Ferguson (2008). Come spiegare in modo suggestivo che le finanze muovono il mondo. L'autore fornisce una visione della storia dalla comparsa del denaro nell'antica Babilonia fino alla crisi economica presente al momento della pubblicazione del libro. L'obiettivo: farci comprendere l'importanza del denaro attraverso la buona scrittura.
- Perché le nazioni falliscono. Le origini di potenza, prosperità e povertà, Daron Acemoglu, James A. Robinson. (2012). Perché alcune nazioni sono ricche e altre povere? Secondo questo studio, la ricchezza delle nazioni non dipende dalla geografia, dalla cultura o dalla genetica, ma dalle loro istituzioni e dal livello di partecipazione che consentono. Lungo le 600 pagine del libro gli autori ne danno la prova con esempi reali: Nogales (USA), Botswana, Corea del Nord e del Sud...
- Il prezzo della disuguaglianza, Joseph E. Stiglitz (2012). Il Premio Nobel per l'economia Joseph E. Stiglitz offre un'analisi critica dell'attuale situazione finanziaria. Con questo libro cerca di spiegare perché il nostro sistema economico non sta funzionando per la maggior parte dei cittadini americani, perché la disuguaglianza sta aumentando e quali sono le conseguenze che ne derivano.
- Il capitale nel XXI secolo, Thomas Piketty (2013). La tesi di questo economista francese ha generato un intenso dibattito. Questo libro ricco di dati affronta l'evoluzione dei redditi e della ricchezza per due secoli, spiegando la disuguaglianza economica in Europa e negli Stati Uniti.
- Keynes o Hayek: Lo scontro che ha definito l'economia moderna, Nicholas Wapshott (2013). Questo libro si concentra su una delle principali domande dell'economia: in che misura i governi dovrebbero intervenire sui mercati? I nomi di Keynes e Hayek suggeriscono posizioni totalmente opposte in questo dibattito. Wapshott recupera le dottrine di questi due grandi economisti e analizza in che modo discreperebbero, se fossero vivi, sulla crisi odierna.
- La grande scommessa, Michael Lewis (2013). In questa cronaca Lewis affronta uno degli aspetti meno conosciuti della crisi: racconta la storia dei personaggi che, avendo previsto il crollo del settore immobiliare, hanno agito di conseguenza per trarne profitto, facendo degli investimenti prima dello scoppio della bolla.
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