Europol, in collaborazione con Interpol, le agenzie di intelligence di 27 paesi, Eurojust, la Federazione Bancaria Europea (EBF) e la FinTech FinCrime Exchange, ha lanciato nel 2018 la campagna European Money Mule Action (EMMA) per proteggere i cittadini e reprimere le organizzazioni criminali che riciclano il denaro ottenuto da attività illecite come: phishing, attacchi malware, frodi e-commerce, frodi CEO, frodi di prenotazione e molte altre.
Questa campagna (che è ancora in corso) e la settima edizione dell’European Money Mule Action (EMMA-7), che si è svolta da settembre a novembre 2021, hanno coinvolto quasi 400 banche e istituzioni finanziarie, nonché le Forze dell’Ordine di Italia, Spagna, Germania, Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Colombia, Slovenia, Stati Uniti, Estonia, Finlandia, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Irlanda, Moldova, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Singapore, Svezia, Svizzera e Regno Unito. E, grazie alla cooperazione di tutti i partecipanti, ha contribuito a prevenire perdite stimate in più di 70 milioni di euro.
La campagna #DontBeaMule mira a sensibilizzare tutta l'Europa su questo tipo di frode e sulle gravi conseguenze legali che può comportare, come pene detentive o la generazione di una fedina penale, anche se i muli agiscono senza essere consapevoli di commettere un reato. Perché, anche se il denaro illegale entra ed esce dai loro conti bancari, alla fine la responsabilità è loro.
In cosa consiste l’attività illegale del money muling?
Un money mule (mulo di denaro) è una persona che effettua trasferimenti di denaro di origine illegale, in cambio di una commissione.
I gruppi del crimine organizzato generalmente ingaggiano gruppi come studenti, immigrati appena arrivati, disoccupati e/o persone con difficoltà finanziarie, offrendo loro denaro facile attraverso annunci di lavoro apparentemente legittimi come "agenti di trasferimento di denaro" o attraverso post sui social media.
I truffatori prendono di mira anche le persone anziane per ottenere dati personali come: nome e cognome, codice fiscale, numero di cellulare e fotografie (tipo selfie). Una volta ottenuti questi dati, aprono senza il loro consenso dei conti in cui "gli anziani" appaiono come titolari del conto e che i criminali informatici utilizzano per scopi fraudolenti, come le truffe commesse attraverso applicazioni di compravendita, o per realizzare operazioni di riciclaggio di denaro.
Per evitare quanto sopra, si raccomanda di non fornire mai dati personali o numeri di conto corrente a persone sconosciute o inaffidabili, di non aprire mai un conto bancario su loro richiesta, di denunciare se si sospetta di essere stati usati come un mulo e di diffidare delle offerte ricevute per ottenere denaro facile o che sembrano troppo belle per essere vere, poiché può essere pericoloso.
Qui sotto trovi le infografie della campagna con alcune linee guida su come evitare di essere vittima di money muling.
Materiale della campagna #DontBeaMule
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