L'investimento socialmente responsabile (Socially Responsible Investment o SRI) è un tipo di investimento che tiene conto di criteri ambientali, sociali e di corporate governance (ESG).
- I fattori ambientali riguardano le attività delle aziende che influiscono positivamente o negativamente sull’ambiente. Esempi di tali fattori sono le emissioni di gas serra (GHG), il ricorso a fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica, l’esaurimento delle risorse naturali, l’inquinamento, la gestione delle risorse, la gestione delle acque, l’impatto sulla biodiversità, ecc.
- I fattori sociali spaziano da temi legati alla comunità, come gli sviluppi nel campo dell’istruzione e della salute, alle questioni lavorative, ai diritti umani e all’attivismo degli azionisti. Esempi di questi fattori sono gli standard lavorativi, i rapporti con le comunità locali, la gestione dei talenti, le pratiche commerciali, gli standard sanitari, la libertà di associazione e così via.
- I fattori di governance riguardano la qualità del consiglio di amministrazione e dei dirigenti di un’azienda, la cultura, il profilo di rischio della società e altre caratteristiche simili. Inoltre, la governance pone l’accento su principi quali la trasparenza informativa o del reporting, il codice etico e la lotta contro le frodi e la corruzione. I fattori chiave della governance includono la remunerazione degli amministratori, i diritti degli azionisti, la struttura del consiglio di amministrazione, la lotta alla corruzione, il dialogo con gli azionisti, le attività di lobbying, ecc.
L'obiettivo principale è quello di contribuire allo sviluppo sostenibile, definito per la prima volta nel 1987 come “sviluppo che soddisfa i bisogni delle persone oggi senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
L'SRI ha ricevuto il sostegno di diverse istituzioni internazionali, con le Nazioni Unite che hanno svolto un ruolo di primo piano nella promozione dei Principi per l’Investimento Sostenibile (PRI) e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).
La sensibilizzazione verso tematiche di responsabilità sociale sta crescendo, e questo è forse uno dei principali fattori che guidano l’avanzata degli investimenti socialmente responsabili: sempre più investitori vogliono vedere il loro denaro crescere, ma non a qualsiasi prezzo.
Inoltre, nuove proposte e normative in materia di sostenibilità sono promosse dai governi mondiali, soprattutto in Europa.Tra le iniziative che stanno avendo maggiore impatto sul settore della gestione patrimoniale vi sono le seguenti:
- l'accordo di Parigi del 2015, che mira a mantenere la temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto alle medie precedenti alla rivoluzione industriale.
- Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, firmati nel 2015 da 193 Stati membri delle Nazioni Unite e hanno come data limite il 2030. Essi sono composti da 17 obiettivi e 169 target, che vanno dall’eliminazione della povertà e dall’uguaglianza di genere alla lotta contro il cambiamento climatico.
È possibile investire contribuendo alla costruzione di un mondo più sostenibile?
Sempre più fondi di investimento e gestori stanno adottando strategie legate anche alla sostenibilità.
Le strategie più comuni sono le seguenti:
- Esclusione: consiste nell’escludere dagli investimenti del fondo aziende o settori che possono essere controversi o non etici (come armi, tabacco o combustibili fossili).
- Esclusioni basate su standard: in modo simile alla strategia precedente, sono escluse specifiche categorie di investimenti prendendo come riferimento gli standard internazionali di organismi come l’UNICEF, l’ONU, il Global Compact delle Nazioni Unite o l’OCSE.
- Integrazione: i fattori di investimento socialmente responsabile vengono presi in considerazione nel processo decisionale di investimento. Ad esempio, a parità di altre condizioni, la politica del fondo potrebbe prediligere il titolo con il miglior rating ESG.
- Voto e impegno: il gestore del fondo si impegna attivamente a promuovere lo sviluppo degli obiettivi ESG attraverso l’esercizio del voto o il dialogo attivo presso gli emittenti dei titoli in cui è investito il patrimonio del fondo. Queste strategie si basano sul potere dell’azionista, attraverso il voto, di esercitare un’influenza sullo sviluppo di obiettivi legati a fattori ambientali, sociali o di corporate governance presso il consiglio di amministrazione della società.
- Best in class: con questa strategia, il gestore del fondo assegna un punteggio alle società in base alle loro politiche ESG e investe con precedenza in quelle con il punteggio più alto.
- Focalizzati sulla sostenibilità: si tratta di fondi la cui politica di investimento è legata a uno specifico tema SRI, ad esempio la lotta al cambiamento climatico o lo sviluppo dell’efficienza idrica.
- Infine, i cosiddetti investimenti a impatto, in cui la priorità è avere un impatto sociale o ambientale misurabile. Un esempio sono i green bond, in cui i finanziamenti ricevuti vengono investiti in progetti legati a temi come le energie rinnovabili.
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