Affittare o comprare una casa: cosa conviene di più?
Affittare una casa offre flessibilità e libertà di movimento ma, oltre a comportare una sensazione di instabilità, delle volte si traduce in un investimento a perdere che non si traduce in proprietà. D'altra parte, l'acquisto di una casa offre sicurezza e stabilità a lungo termine, ma richiede un impegno finanziario significativo e può limitare la propria flessibilità economica. Ogni individuo ha esigenze e priorità diverse e la decisione tra affittare e comprare dipende strettamente da fattori personali.
Prima di determinare quale delle due opzioni sia più vantaggiosa, è fondamentale esaminare attentamente una serie di fattori che, in questo articolo, approfondiremo in dettaglio.
Aspetti da valutare prima di decidere
Occorre prendere in considerazione tre aspetti prima di decidere se sia più conveniente affittare una casa o, al contrario, comprarla.
1. Situazione finanziaria
In primo luogo, avere chiara la nostra situazione finanziaria ci consente di comprendere se possiamo permetterci di sopportare il costo dell'acquisto, ovvero il prezzo dell'affitto.
Se vogliamo comprare casa (e non prenderla in affitto)
Non tutti hanno la possibilità di acquistare una casa in contanti; pertanto in questi casi la scelta consigliata è quella di optare per un mutuo che copra fino all'80% del prezzo della casa. Ciò significa che sarà necessario avere a disposizione una somma da versare come anticipo iniziale da versare prima di firmare il contratto. Inoltre, ci saranno ulteriori spese, sempre legate all'acquisto, che dovremo affrontare in quanto acquirenti, indipendentemente dal mutuo:
- Imposta di registro. Si applica all'atto di compravendita e varia in base al tipo di proprietà e alla sua ubicazione. Attualmente, l'aliquota base è del 2% per le abitazioni non di lusso e del 9% per le abitazioni di lusso.
- Imposta ipotecaria e catastale. Queste sono tasse che devono essere pagate per l'iscrizione dell'atto di compravendita ipotecaria e per la registrazione dei nuovi dati catastali presso l'Agenzia del Territorio. Attualmente, l'aliquota è del 2% per entrambe le imposte.
- IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). Si applica solo all'acquisto di nuove costruzioni e attualmente è del 10% sul prezzo di vendita; in presenza di determinate agevolazioni fiscali si applica invece il 4% (es. abbattimento barriere architettoniche, fabbricati rurali).
- Onorario del notaio. Il notaio è coinvolto nella preparazione e autenticazione dell'atto di compravendita. Il suo onorario dipende dal valore della proprietà e al servizio reso, informati bene sui costi richiedendo un preventivo al professionista.
- Commissioni dell'agenzia immobiliare. Se hai utilizzato i servizi di un'agenzia immobiliare per trovare la casa, potresti dover pagare loro una commissione, generalmente inclusa tra il 3% e il 4% del prezzo di vendita.
- Spese di istruttoria del mutuo. Se hai richiesto un mutuo per l'acquisto della casa, potrebbero esserci delle spese di istruttoria da pagare alla banca.
- Certificato di agibilità. Per le nuove costruzioni, potrebbe essere necessario ottenere un certificato di agibilità che attesti la conformità dell'edificio alle normative urbanistiche e di sicurezza vigenti.
Queste sono solo alcune delle spese più comuni che possono variare in base a diversi fattori, come la regione di ubicazione dell’immobile, il valore della proprietà e i servizi utilizzati durante il processo di acquisto. È sempre consigliabile consultare un notaio o un esperto immobiliare per una stima più accurata delle spese specifiche per la tua situazione.
Se vogliamo prendere casa in affitto (e non comprarla)
Se decidiamo invece di prendere casa in affitto dobbiamo, ad esempio, considerare differenti spese, quali:
- Cauzione. La cauzione è un importo di denaro pagato dal conduttore al locatore all'inizio del contratto di locazione. Di solito, corrisponde a una o due mensilità di affitto e viene restituita al termine del contratto se non si sono verificati danni alla proprietà.
- Canone di locazione. È la spesa principale che spetta al locatario e viene di norma, salvo diversamente pattuito dalle parti, corrisposto mensilmente al proprietario o all'agenzia immobiliare.
- Spese condominiali. Se l'edificio in cui si trova l'unità in affitto è soggetto a spese condominiali, il conduttore potrebbe essere tenuto a contribuire al pagamento di queste spese. Le spese condominiali sono necessarie per coprire i costi di manutenzione ordinaria (quella straordinaria spetta al proprietario), pulizia delle aree comuni, illuminazione, ecc.
- Spese di registrazione del contratto di locazione. Il contratto di locazione deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate e questa operazione potrebbe comportare delle spese di registrazione.
- Agenzia immobiliare. Qualora venga affidato a una Agenzia Immobiliare l'incarico della ricerca immobile e redazione del contratto di locazione, la tariffa varia generalmente da professionista a professionista. Non di rado capita, però, che gli onorari dell'agenzia immobiliare vengano direttamente addebitati nel canone di affitto mensile.
- Costi di modifica utenze servizi (idrici e elettrici, connessione internet). A seconda dell'accordo, il conduttore potrebbe essere responsabile del pagamento delle bollette per i servizi pubblici come l'elettricità, il gas, l'acqua e l'Internet.
- Tassa sui rifiuti. In alcune città italiane, è richiesto il pagamento di una tassa sui rifiuti, che potrebbe essere inclusa o meno nell'affitto mensile.
Queste sono alcune delle spese più comuni associate all'affitto di una casa in Italia. Tuttavia, le spese esatte possono variare a seconda del contratto di locazione, della regione e delle specifiche circostanze dell'affitto. È importante leggere attentamente il contratto di locazione e chiarire qualsiasi dubbio con il proprietario o l'agenzia immobiliare prima di sottoscrivere l'accordo.
2. Mercato immobiliare
Per valutare se sia più conveniente affittare o comprare una casa, è importante analizzare attentamente lo stato attuale del mercato immobiliare. Cosa implica questo? Comprendere il costo degli affitti attuali (se sono in aumento o hanno raggiunto livelli storici massimi), così come il valore di vendita delle proprietà (assicurandoci che sia in linea con i valori di mercato o, quantomeno, che rientri nel range di valutazione adottato per una specifica zona). In base alla situazione del mercato, potremo comprendere quale sia la scelta economicamente più vantaggiosa.
3. Stile di vita
In questa talvolta difficile scelta il nostro stile di vita gioca un ruolo determinante. Se desideriamo stabilirci in un luogo senza future intenzioni di spostamento, l'opzione migliore potrebbe essere l'acquisto. Tuttavia, se per motivi personali o professionali prevediamo di doverci trasferire per lunghi periodi di tempo , è meglio affittare una casa piuttosto che comprarla.
Punti di attenzione per una scelta consapevole
Quella di affittare o acquistare una casa è una scelta fondamentale che richiede un’attenta e mirata valutazione e che tenga conto anche di quelle che sono le esigenze individuali. Non esiste una risposta universale, poiché la decisione dipende strettamente dalla situazione personale ed economica di ciascun individuo.
Fattori chiave che possono far propendere per l'acquisto anziché l'affitto:
- Possibilità di ottenere un mutuo. Se si soddisfano i requisiti richiesti dalla banca per ottenere un mutuo, l'acquisto di una casa può essere una scelta vantaggiosa.
- Disponibilità di risparmi. Investire in una casa attraverso un mutuo significa costruire un patrimonio nel tempo che nella maggior parte dei casi tende ad assumere un maggior e significativo valore.
- Ricerca di sicurezza e stabilità. L'acquisto di una casa può offrire una maggiore sicurezza e stabilità a lungo termine, fornendo un luogo stabile in cui vivere.
- Opportunità di trovare una casa nella zona desiderata. Se si trova una casa nella zona desiderata a un prezzo adeguato, l'acquisto può rivelarsi una scelta conveniente.
Condizioni favorevoli all’affitto:
- Necessità di flessibilità e libertà di movimento. Affittare offre maggiore flessibilità nel caso si presentino opportunità di lavoro migliori o per motivi personali che richiedono un cambio di residenza.
- Mancanza di risparmi per l'anticipo. Se non si dispone dei risparmi necessari per l'anticipo per l'acquisto di una casa, l'affitto può essere l'opzione più adatta.
- Inadempienza alle condizioni richieste dalla banca. Nel caso non si abbia la capacità reddituale per poter richiedere un mutuo, l'affitto può essere la soluzione più praticabile.
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