BBVA compie un ulteriore passo avanti verso la parità di genere e mira a raggiungere, entro il 2024, un obiettivo del 35% di presenza femminile in posizioni dirigenziali. Alla fine del 2021, questa percentuale era del 31,4%. Questa misura si aggiunge alla serie di iniziative che stanno contribuendo ad aumentare il numero di donne in posizioni di responsabilità all’interno della Banca.
"Con questa nuova misura, stiamo facendo progressi nel nostro impegno per promuovere le pari opportunità per le donne all'interno di BBVA", spiega il Presidente e CEO di BBVA, Carlos Torres Vila.
Il 53% della forza lavoro di BBVA è costituita da donne, una percentuale che diminuisce quando ci si avvicina alle posizioni dirigenziali. Dal 2018 al 2021, la percentuale di donne con un ruolo manageriale è passata dal 30% al 31,4%, quindi l'obiettivo del 35% rappresenta un progresso di quasi 4 punti percentuali rispetto alla situazione attuale delle donne in posizioni dirigenziali.
Uno dei punti in cui la politica della Banca in questo senso ha maggiore impatto è l'individuazione dei processi in cui è più difficile ottenere una maggiore diversità di genere, dalle fasi di selezione ai processi di promozione e di carriera professionale. A tal fine, è fondamentale l'applicazione della regola Rooney, che prevede che almeno la metà dei candidati selezionati per le posizioni interne siano donne. Grazie a misure come questa, l'anno scorso il 52% dei promossi erano donne.
Inoltre, la banca ha già raggiunto l'obiettivo fissato per quest'anno di avere un 40% di donne nel consiglio di amministrazione.
BBVA ha ottenuto riconoscimenti in questo ambito: è stata inclusa per cinque anni consecutivi nel Bloomberg Gender Equality Index e, nel 2021, Euromoney l'ha classificata come una delle tre migliori banche in termini di diversità.