Cos’è l’intelligenza artificiale e come funziona? Le macchine ci toglieranno il lavoro? Che ruolo avrà l’etica nel futuro della tecnologia? Come si può applicare l’intelligenza artificiale all’istruzione? Perché l’intelligenza artificiale ha bisogno di profili umanistici? A tutte queste domande, e a molte altre, risponde Cristina Aranda, filologa esperta di intelligenza artificiale. Come afferma: “L’intelligenza artificiale non ti prenderà il lavoro, ma lo farà una persona che capisce come funziona l’intelligenza artificiale”.
E aggiunge: “L’intelligenza artificiale è nella nostra vita quotidiana, sta a noi usarla positivamente in tutti gli ambiti, come quello educativo”. Cristina Aranda ha un dottorato in Linguistica Teorica e Applicata presso l'Università Autonoma di Madrid e l'Istituto di Ricerca Universitario Ortega y Gasset. Si è laureato in Filologia Ispanica presso l'Università Autonoma di Madrid. E cosa fa un linguista nel mondo della tecnologia più avanzata? Il suo lavoro si concentra sulla cosiddetta “elaborazione del linguaggio naturale”, che si basa sul far comprendere alle macchine “il nostro meraviglioso, complesso e bellissimo sistema di comunicazione: il linguaggio umano”, spiega.
È anche cofondatrice e leader di 'MujeresTech', un'entità no-profit che promuove la presenza delle donne nel campo digitale; e co-fondatore di Big Onion, un team di risolutori di tecnologie dirompenti (dati, intelligenza artificiale e Blockchain, tra gli altri). È uno specialista in soluzioni tecnologiche applicate per la linguistica, l'innovazione e la trasformazione culturale delle imprese.