Il mercato del reddito fisso è il più grande mercato finanziario del mondo, dove governi e aziende vanno alla ricerca di finanziamenti. Per farlo, emettono titoli di debito in diverse forme, noti anche come titoli “a reddito fisso”.
Un'obbligazione è un titolo che conferisce all’investitore che lo compra il diritto a ricevere, alla scadenza definita nel titolo, il rimborso della somma versata e una remunerazione a titolo di interesse (chiamata cedola). Per il soggetto emittente, l’obbligazione rappresenta un debito perché la somma ricevuta dagli investitori viene utilizzata per finanziarsi.
I titoli a reddito fisso presentano ordinariamente rischi più contenuti rispetto ad altri investimenti, come i titoli a reddito variabile.
Tuttavia, non garantiscono un rendimento fisso o l’assenza di rischio, come si potrebbe pensare; con il termine “reddito fisso” si fa infatti riferimento alla scadenza delle obbligazioni e al rendimento o “cedola”, cioè come detto agli interessi che l’emittente del debito si impegna a pagare agli investitori a fronte della sottoscrizione delle obbligazioni, qualora queste ultime fossero mantenute fino alla scadenza. In altre parole, nel caso in cui si mantenga l’obbligazione fino alla scadenza del debito, dal momento che il rendimento è già noto, il rischio per l’investitore ricade nell’eventuale mancato pagamento da parte dell’emittente, definito rischio di credito o rischio di insolvenza. Ma per tutta la durata dell’obbligazione, il suo valore di mercato può fluttuare in base ai movimenti dei tassi di interesse, nonché alle aspettative relative alla capacità di pagamento degli emittenti.
Termini che devi conoscere sulle obbligazioni
- Emittente dell'obbligazione: l'ente che cerca finanziamenti immettendosi sul mercato.
- Obbligazionista: l'investitore che presta il denaro sottoscrivendo i titoli.
- Cedole: gli interessi periodici percepiti dall'obbligazionista. Possono avere periodicità diverse: mensile, trimestrale, semestrale, annuale o a scadenza.
- Data di scadenza: la scadenza del prestito (e quindi dell’obbligazione).
- Capitale: importo iniziale investito dall'obbligazionista.
- Durata: la durata del prestito obbligazionario. È una misura del rischio che indica la sensibilità di un’obbligazione ai movimenti dei tassi di interesse. Ad esempio, se un’obbligazione ha una durata di 7 anni, significa che a fronte di un aumento dell’1% dei tassi di interesse, il prezzo dell'obbligazione scenderà del 7% e viceversa. Pertanto, maggiore è la durata, maggiore è il rischio di tasso di interesse.
- Curva dei tassi di interesse: È la rappresentazione grafica che mette in relazione il tasso di interesse con le diverse scadenze alle quali il debito è stato emesso. In una situazione normale è in aumento, cioè più lungo è il termine, più alto è il tasso di interesse.
- Rating: giudizio sintetico di qualità creditizia emesso dalle agenzie di rating, che riflette la solvibilità dell’emittente analizzato. Le agenzie di rating più note sono Standard & Poor's, Moody's e Fitch, che consentono di confrontare diversi emittenti con gli stessi criteri.
Quali rischi presentano i titoli a reddito fisso?
Uno degli errori più comuni è pensare che investire nei titoli a reddito fisso sia privo di rischi. È importante sottolineare che qualsiasi prodotto di investimento presenta dei rischi. In generale, i principali rischi associati agli investimenti in titoli a reddito fisso sono i seguenti:
- Rischio dell'emittente: è la probabilità che l’ente che emette i titoli a reddito fisso non restituisca il denaro ai propri investitori entro il termine stabilito, il che potrebbe far perdere all’investitore il proprio denaro, tutto o in parte. Per aiutare l’investitore a valutare questo rischio, come detto, ci sono agenzie pubblicamente riconosciute che rilasciano un 'rating' all’emittente dei titoli.
- Rischio per tasso di interesse: è il rischio che i titoli vengano quotati al di sotto del prezzo che abbiamo pagato per acquistarli. Il prezzo dei titoli a reddito fisso dipende anche dall’evoluzione dei tassi di interesse, dalle condizioni di mercato e dalle condizioni economiche generali.
- Rischio di liquidità: è il rischio di non trovare una controparte sul mercato qualora volessimo vendere il titolo a reddito fisso. In altre parole, questo rischio misura quanto sarebbe difficile per gli investitori trovare acquirenti per i titoli a reddito fisso detenuti nel mercato secondario.
- Anche la durata del prestito è importante. Valutare il rischio che l’ente possa non essere in grado di restituire il denaro entro 5 anni è meno complesso che entro 30 anni.
Fondi di investimento che investono in titoli a reddito fisso
Un modo per acquisire esposizione verso titoli a reddito fisso può essere attraverso i fondi di investimento che investono in tale categoria di titoli, ossia i fondi che investono la maggior parte del patrimonio in titoli a reddito fisso (come titoli di stato o obbligazioni societarie).
Quando si investe in fondi di investimento, un gestore professionista ha il compito di sottoscrivere le emissioni che ritiene più opportune, diversificando e minimizzando i rischi dell'emittente, il tasso di interesse e la liquidità tra diversi emittenti, in modo che il rischio sia distribuito a fronte dell'investimento in una determinata obbligazione, sempre nell'ambito della politica di investimento che ogni fondo definisce nel suo prospetto legale.
Quali tipi di fondi che investono in titoli a reddito fisso esistono?
Esiste una gamma molto ampia di forme di investimento all’interno del reddito fisso. La scelta della strategia da seguire va fatta in base al rischio che si vuole assumere e agli obiettivi di investimento che si vogliono raggiungere.
Si possono distinguere diversi gruppi o categorie di fondi di investimento che investono in titoli a reddito fisso:
- A seconda dell’emittente delle obbligazioni in cui è investito il patrimonio del fondo possono distinguersi ci sono fondi di investimento che investono principalmente in titoli a reddito fisso pubblico (statali, amministrativi o comunque emessi da enti pubblici) e i fondi che investono principalmente in titoli a reddito fisso privato (ossia obbligazioni emesse dalle aziende private che hanno bisogno di finanziamenti per sviluppare progetti o ampliare il capitale).
- I fondi possono inoltre distinguersi in fondi che investono principalmente in titoli c.d. investment grade (ossia emessi da emittenti che presentano una maggiore capacità di pagamento) e principalmente in titoli c.d. ad alto rendimento (o high yield) (ossia emessi da emittenti con minore capacità di pagamento ridotta).
- In base all’area geografica dell’emittente dei titoli a reddito fisso, avremo fondi che investono principalmente a reddito fisso di paesi emergenti e non. Con riferimento ai fondi che investono in titoli a reddito fisso di paesi emergenti, viene solitamente fatta un’ulteriore distinzione tra fondi che investono in obbligazioni emesse in valute maggiormente diffuse nel mondo degli investimenti (dollaro USA, euro, ecc.) e fondi che investono in emissioni denominate nella valuta locale del paese di emissione (peso messicano, real brasiliano, ecc.).
- A seconda del temine di scadenza, ci sono fondi che investono principalmente in titoli a reddito fisso a breve termine come quelli monetari (la cui scadenza è solitamente inferiore a 18 mesi, e quindi hanno una liquidità molto elevata) e fondi che investono principalmente in titoli a reddito fisso a medio e lungo termine (con scadenza superiore a due anni).
- Fondi Aggregati o “Aggregate”. Sono fondi che combinano vari o tutti i fattori che abbiamo visto in precedenza.
- Fondi legati all'inflazione: sono quelli la cui politica di investimento è legata alle aspettative di inflazione.
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