Si tratta di un documento che riepiloga i redditi percepiti e le ritenute fiscali subite e che viene emesso dal proprio datore di lavoro (o dal committente nel caso di lavoratori autonomi).
La Certificazione Unica CU sostituisce l’ex modello CUD (Certificazione Unica dei redditi di lavoro Dipendente) e attesta i redditi derivati dal lavoro dipendente. Può essere richiesta da tutti i cittadini che, nell’anno precedente, abbiano percepito redditi da parte di un contribuente. Per esempio, la certificazione unica presentata nel 2022 o CU 2022, riguarderà i redditi da lavoro percepiti nel 2021.
A cosa serve la Certificazione Unica?
La Certificazione Unica deve essere allegata alla documentazione per la dichiarazione dei redditi che il cittadino presenterà all’Agenzia delle Entrate, con il fine di comunicare quanto ha percepito in un determinato periodo.
Sulla base di quanto dichiarato, verrà calcolata l’entità dell’imposta dovuta e degli eventuali rimborsi riconosciuti per le detrazioni fiscali.
La Certificazione Unica è composta da due parti principali:
- Sul primo foglio sono riportati i dati anagrafici della persona che ha percepito il reddito, lavoratore dipendente o pensionato, oltre alla firma del datore di lavoro.
- Sul secondo foglio sono riportati tutti i dati fiscali della Certificazione Unica, ovvero i redditi e le ritenute apportate.
Contiene dunque le seguenti informazioni:
- Dati anagrafici del lavoratore o pensionato
- Dati di chi rilascia la CU (sostituto d’imposta)
- Redditi percepiti durante l’anno precedente.
- Trattenute IRPEF applicate.
- Contributi previdenziali dovuti.
- Oneri detraibili e deducibili (esempio: spese mediche, affitto, etc.).
- Eventuali familiari a carico.
- Scelta di destinazione 8, 5 o 2 per mille.
La Certificazione Unica CU viene rilasciata ogni anno, generalmente entro la fine del mese di marzo o l’inizio di aprile. Il datore di lavoro può inviarla via mail o consegnarla in formato cartaceo.
Certificazione Unica per il bonus Passaparola
Nei concorsi a premi la normativa prevede il versamento dell’IRPEF pari al 25% dell’imponibile, a titolo di imposta e con facoltà di rivalsa, per tutti i premi assegnati.
Nel caso del Passaparola di BBVA, l'importo del bonus del “Patrocinatore” potrebbe essere soggetto a imposizione fiscale e, pertanto, tale importo dovrà essere preso in considerazione quando si presenta la dichiarazione dei redditi.
La Certificazione Unica rilasciata da BBVA riporterà quanto segue:
- Dati personali del cliente.
- Dati della banca in qualità di sostituto d’imposta.
- Redditi percepiti nel 2023 e le ritenute applicate.
Il modulo si potrà scaricare a partire da aprile entrando nell'area clienti sia dall'app che dal sito web.
Da PC, clicca su Profilo > Dati personali e impostazioni > Documenti e certificati > Documenti.
Dall'app, clicca su Profilo > Documenti e certificati > Documenti.
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